CALALZO DI CADORE
Il Centro Cadore è ritornato ad essere mèta ambita per gli escursionisti con e senza ciaspe, scialpinisti, fondisti e sciescursionisti. Con la battitura dei percorsi per salire in quota in piena
sicurezza, grazie all'impiego del gatto delle nevi dell’Unione Montana, il Regno delle Ciaspe ha riaperto le porte ed è pronto ad accogliere gli appassionati degli . Intanto a Tai di Cadore è stata battuta la pista che affianca
la statale 51 di Alemagna, la struttura che è stata curata da Walter Del Lono per molti anni e sulla quale si disputava la mitica “Befana sugli sci” alla quale hanno partecipato i più importanti ciclisti del tempo: da Maria Canins,
a Bugno, ad Argentin e altri campioni del Mondo, Il progetto dell’Unione Montana Centro Cadore è stato rifinanziato e ampliato consistentemente. L’operazione battitura piste e sentieri con il gatto delle nevi dell’Unione Montana è
scattata nel corso dello scorso fine settimana dopo la copiosa nevicata che ha imbiancato l’intero Cadore. E questo è solo l'inizio, perché proseguirà nei prossimi giorni. Con la collaborazione delle Guide alpine e della Cooperativa
Cadore sono stati evidenziati alcuni percorsi da battere e altri saranno presi in considerazione nei prossimi giorni. Si tratta di itinerari lungo i quali praticare lo scialpinismo, lo sciescursionismo, lo sci da fondo e l’escursionismo con e senza ciaspe.
Tutte discipline compatibili con le prescrizioni anti Covid. Alla fine saranno resi accessibili oltre 100 chilometri di percorsi.
L’ iniziativa ha preso il via sabato scorso a Pieve di Cadore dove, in anteprima, sono stati battuti alcuni itinerari
che portano in quota. Per gli appassionati delle pelli di foca e degli sci stretti è stata festa grande. In molti, provenienti anche dalla Valbelluna e dalle province di Treviso e Venezia, hanno approfittato della neve ancora fresca e delle belle giornate
di sole per calzare sci e ciaspe. “Abbiamo chiesto alle Guide alpine di verificare la sicurezza e la percorrenza degli itinerari del Regno delle ciaspe – ha detto il presidente dell’Unione Montana Pier Luigi Svaluto Ferro – allo scopo
di poterli mettere a disposizione degli escursionisti desiderosi di trascorrere qualche ora all’aria aperta sana che si respira in Cadore scoprendo angoli incontaminati ed affacciandosi a paesaggi dolomitici meravigliosi.” Intanto in molti paesi
del Centro Cadore si stanno realizzando anelli per la pratica dello sci da fondo. A Tai di Cadore è stata battuta la pista che affianca la statale 51, a Perarolo tutto è pronto per tracciare la pista del Parco della Regina Margherita, a Lorenzago
si sta già sciando alla grande mentre a Pozzale si sta realizzato uno dei percorsi da fondo più belli del Cadore. Parte da sopra il centro abitato di Pozzale e sale verso le Ville e Prà Piccolo fin quasi a raggiungere il Rifugio Antelao.
VITTORE DORO